09.01.2020

Sull'Himalaya con Simone Moro e Tamara Lunger. Diario, immagini ed emozioni dal vivo della spedizione

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Sull'Himalaya con Simone Moro e Tamara Lunger. Diario, immagini ed emozioni dal vivo della spedizione

Siamo ormai al giro di boa della spedizione himalayana che vede Simone Moro, Ambassador del Gruppo Autotorino, e Tamara Lunger impegnati nel concatenamento invernale del doppio ottomila dei Gasherbrum I e del Gasherbrum II. Lasciata l'Italia il 18 dicembre, e dopo 6 giorni di trasferimenti, hanno già attraversato panorami mozzafiato per chi ama l'alpinismo e che, grazie alle tecnologie contemporanee, può viverle in tempo reale attraverso la rete. 

 

Verso il campo base

Prima il volo da Malpensa a Islamabad e poi, complici diversi annullamenti del volo successivo a causa del maltempo, il trasferimento su pulmini lungo la Karakorum Highway verso Skardu: non pensiamo alle autostrade "Highway" americane, ma piuttosto a ben più avventurosi tracciati verso la natura incontaminata ed aspra delle altissime quote. Solo il tempo di festeggiare il Natale con alcuni selfie rituali, e riprende il cammino sotto un cielo terso e soleggiato, a dispetto delle temperature rigide: nell'accampamento temporaneo del 26 dicembre avevano toccato i -15 gradi. Il giorno successivo, 27 dicembre, il trasferimento dai 3.500 metri di Paju sino a Urdukas: 20 chilometri percorsi a 20 sottozero, forse la tappa più dura, ma affrontata con entusiasmo e motivazione da Simone e Tamara. Il 29 dicembre tappa con accampamento a 4.350 metri, per poi ripartire accompagnati da una moderata nevicata e giungere finalmente al campo base il 1 gennaio, in tempo per festeggiare alla meta il nuovo anno.

 

Acclimatamento e sguardo rivolto ai Gasherbrum

Dal campo base Simone Moro e Tamara Lunger si preparano alla salita del Gasherbrum I (8.080 m) e il concatenamento con il Gasherbrum II (8.034 m), puntando così alla prima traversata invernale di due ottomila in inverno in stile leggero. Con un pre-acclimatatamento preparatorio grazie alle settimane trascorse presso la camera ipobarica dell’Eurac di Bolzano, mantengono l'allenamento (raggiungendo già quote di oltre 5.500 metri) ed iniziano a studiare la traccia sul ghiacciaio che dal campo base conduce ai piedi della prima meta. Noi possiamo accompagnarli anche grazie alle spettacolari immagini immortalate da Matteo Zanga e Matteo Pavana, valorosi fotografi che accompagnano Simone e Tamara, e che ci immergono in paesaggi spettacolari e innevati e spazzati dai venti forti di questi ultimi giorni.

 

La 'montagna bellissima' dell'Himalaya

Una curiosità: il grandissimo impegno di Simone Moro e Tamara Lunger ha lo sfondo mozzafiato, nonché la meta, dei Gasherbrum, nel Karakoram himalayano. Un nome che nella lingua Balti è formato dai termini "rgasha" (bellissima) e "brum" (montagna): un nome che promette quindi gioia per i nostri occhi, confidando che possa essere la medesima gioia per l'esito della missione!

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